Il salotto della Bassa Atesina

Egna si trova nel soleggiato Sud dell’Alto Adige, tra vigneti e meleti, ai piedi dei boschi del Parco Naturale di Monte Corno, a 25 km da Bolzano e 34 da Trento. Il comune comprende il capoluogo Egna, e le frazioni Villa, Mazzon, Laghetti e San Floriano.

Egna è un borgo ancora autentico, lontano dai ritmi caotici della città, in cui le mura degli antichi palazzi e i portici, sono lo scenario ideale per degustare un bicchiere di Pinot Nero in tranquillità e fare acquisti all’aria aperta nella zona pedonale.
Un mix perfetto di tradizioni sudtirolesi e flair mediterraneo.

L’antica città mercato, vi aspetta per scoprire i suoi portici, fare un giro in bici lungo la ciclabile della valle dell’Adige o sulla Strada del Vino.

Dal 2014 Egna fa parte de “I borghi più belli d’Italia”.

 

Guida tascabile di Egna

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Mappa escursioni

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Trekking e passeggiate

Qui trovate alcuni suggerimenti per scoprire il territorio con lo zaino in spalla :

Escursioni nella regione turistica di Castelfeder

 

Escursioni in bici

Scoprite la nostra straordinaria regione su percorsi ciclabili lungo la Strada del Vino, la ciclabile dell’Adige oppure sul tracciato della vecchia ferrovia della Val di Fiemme! Vigneti e meleti a perdita d’occhio, ombrosi boschi di latifogli, prati in fiore, il Lago di Caldaro… e ovunque, l’aria tiepida che consente di andare in bicicletta e in mountain bike praticamente tutto l’anno.

Escursioni in bici nella regione turistica di Castelfeder

Musei

Il Museo di Cultura popolare si trova in un edificio storico nel centro di Egna.

La mostra permanente esposta nelle antiche sale sotto i portici, presenta arredi e oggetti di uso quotidiano nel XIX e XX secolo. Tutti gli oggetti presenti nel museo sono stati raccolti dalla collezionista Anna Grandi Müller.

Il Museo è aperto da Pasqua a Ognissanti. A causa di lavori al tetto, il museo non è visitabile per adesso.

Galleria della Comunità Comprensoriale della bassa Atesina

La sede della mostra e il suo programma ha un profilo chiaramente definito che si concentra su punti focali distintivi e di qualità. Un comitato di ricerca seleziona 6 artisti ogni anno, che sono inclusi nel calendario delle mostre.

Pinot nero

Il pinot nero è coltivato in Alto Adige dalla metà del XIX secolo. In posizioni medio-alte, non troppo secche, questa varietà sviluppa tutto il suo potenziale e si traduce in vini ben strutturati che spesso si avvicinano sorprendentemente a quelli francesi.
Il Blauburgunder (Pinot Nero) in particolare trova le condizioni ideali sulle colline intorno a Mazzon e Gleno.

www.blauburgunder.it

La storia di Egna

L’esistenza di un insediamento nella
zona dell’attuale Comune di Egna è
documentata già in età romana nella
nota mappa stradale risalente al III
secolo d.C. denominata “Itinerarium
Antonini”; l’antico documento riporta
infatti una stazione militare e di posta
dal nome “Endidae Mansio“, situata
lungo la Via Claudia Augusta, a 23
miglia a nord di Tridentum, l’attuale
Trento. Divenuto Enna nel 1018 e Egna nel
1170, nel 1189 il paese fu devastato da
un grave incendio. Il principe-vescovo
Corrado di Beseno, vista la posizione
geograficamente favorevole, si adoperò
affinché il centro abitato fosse immediatamente ricostruito: l’atto di fondazione del comune di Egna è datato proprio 13 ottobre 1189. Il nome di “Burgum novum Egne”, dal quale è derivato nel XIV secolo il toponimo “Newenmarcht” e successivamente quello attuale Neumarkt, si ritrova nei documenti ufficiali successivi a questa ricostruzione. Dapprima il borgo sorse e si sviluppò in prossimità del Corso del fiume Adige (attuale Via Andreas Hofer), ma a partire dal 1222, a causa delle continue inondazioni, il principe vescovo autorizzò la costruzione di edifici più a monte (attuale Via Portici).

Durante il Medioevo la crescente importanza come centro di passaggio dei traffici commerciali terrestri e fluviali favorì lo sviluppo urbanistico ed economico del borgo. A dare grande prosperità alla comunità fu soprattutto la concessione, nel 1309 da parte
del sovrano reggente duca Ottone, del “diritto di fermo e di deposito delle merci”.

Questo provvedimento disponeva infatti che tutte le merci in transito dovessero essere scaricate e sdoganate a Egna e che potessero
proseguire verso Bolzano o Trento solamente a mezzo di trasportatori locali. Egna rimase fino al XVI secolo il porto fluviale più importante della regione; qui infatti tutto il legname proveniente dalla Val di Fiemme veniva caricato su grandi zattere per essere trasportato verso nord o verso sud.

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